Il mio mondo di libri...

Sono stata a Macondo la prima volta quando avevo 13 anni a fianco del colonello Aureliano Buendia mentre suo padre gli faceva scoprire il ghiaccio, sono stata una serva accanto a Eva Luna, ho vissuto l'uccisione di Santiago Nasar,ho amato ai tempi del colera, eseguito autopsie al fianco di Kay Scarpetta mangiato le madeleine di Proust, ingoiato la punteggiatura con Joyce, amato, odiato, respirato i miei libri, ho vissuto qui e altrove........Non potrei vivere altrimenti senza una storia che mi allieti il sonno, senza l'odore della carta appena stampata, senza la gioia che mi assale quando trovo un libro in cui entrare.........E allo stesso tempo vivo davvero, non fraintendere, ma ho qualcosa in piu nella mia borsa, sul mio comodino, nella mia anima....

venerdì, novembre 23, 2007

Sue Kaufman - Diario di una casalinga disperata

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Questa volta vado a colpo sicuro, di questo libro ne ho sentito parlare, ho letto la trama, ho visto la copertina, non è lui a cercare me, ma il contrario.
E così, al posto di vagare in cerca di ispirazione, mi dirigo a passo deciso verso lo scaffale, effettuo una rapida scansione dei volumi esposti eeeeee.... preso!
Non guardo altro, via alla cassa e poi a casa.
Mi emoziono tutte le volte, il profumo della carta fresca di stampa mi inebria, non regalatemi mazzi di fiori, ma ceste di libri!
Attacco con entusiasmo, stacco il telefono e creo la mia oasi di pace, per la serie chi mi interrompe è perduto, ecco sono pronta a tuffarmi tra i marciapiedi di New York e a seguire Tina Balser nelle sue giornate e nelle sue nevrosi.
E' impossibile, non appena la magia si fa sentire e il libro mi avvolge...vengo rispedita alla realtà da un "orrore" di traduzione, non mi scoraggio e proseguo, ma capita in continuazione. Niente magia per questo libro, comunque da leggere, ma tradotto malissimo, con verbi gettati alla rinfusa e coniugati a caso, frasi troncate a metà, ripetizioni. Non sono riuscita a spiare Tina da vicino, forse anche perché è così distante dal mio mondo, ma cavolo, altre volte sono riuscita a immedesimarmi in personaggi ancora più distanti, eppure oltre alla suddetta pessima traduzione c'è qualcosa che mi disturba...forse il fatto che Tina di casalinga non ha proprio un tubo, con una domestica fissa e una schiera di inservienti occasionali che le fanno qualsiasi cosa...non lo so, ho trovato molto più interessante la postfazione di Valeria Gennero, lucida esaustiva e ricca di spunti per letture interessanti

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