Il mio mondo di libri...

Sono stata a Macondo la prima volta quando avevo 13 anni a fianco del colonello Aureliano Buendia mentre suo padre gli faceva scoprire il ghiaccio, sono stata una serva accanto a Eva Luna, ho vissuto l'uccisione di Santiago Nasar,ho amato ai tempi del colera, eseguito autopsie al fianco di Kay Scarpetta mangiato le madeleine di Proust, ingoiato la punteggiatura con Joyce, amato, odiato, respirato i miei libri, ho vissuto qui e altrove........Non potrei vivere altrimenti senza una storia che mi allieti il sonno, senza l'odore della carta appena stampata, senza la gioia che mi assale quando trovo un libro in cui entrare.........E allo stesso tempo vivo davvero, non fraintendere, ma ho qualcosa in piu nella mia borsa, sul mio comodino, nella mia anima....

martedì, aprile 22, 2008

Il Civico 42


foto di leo reynolds
alcuni diritti riservati

Viaggio, Navigo mi perdo, affondo e riemergo, poi un giorno in gruppo di anobii leggo una proposta, perché non fondare un blog collettivo, scritto solo da donne che leggono, che scrivono, che vivono...Continuo a leggere fino a questo..."Mi piacerebbe un condominio fatto di piani in cui si suddividono arti e mestieri, racconti e recensioni, foto di viaggi e disegni, in cui ci siano modi diversi di esser donna, dalla mattina quando ci si alza, alla sera quando si rientra a casa...
Una sorta di circolo per menti in attività che abbia un occhio sul mondo e su quello che accade anche ad altre latitudini...Clo
" e nella mia mente abituata a creare, una matassa inizia a dipanarsi, l'idea del condominio mi affascina, l'idea degli appartamenti abitati da donne, come finestre su mondi diversi, sempre donne ,sì, ma esseri unici nella loro poliedricità...Ci penso su, un po' l'idea mi spaventa, tante teste femminili che lavorano insieme a un unico progetto...io, che di solito viaggio da sola, temo di non sentirmi troppo a mio agio...ma il condominio...mi sorprendo a pensarci anche in coda al supermercato...
Partecipo, ho deciso! L'idea del condominio piace, cerchiamo la grafica adatta, le idee sgorgano impetuose, una via l'altra, adesso tocca al nome...è un condominio perché non utilizzare un numero civico, ma quale? Perché non 42 che secondo la guida galattica per gli autostoppisti è la risposta a tutte le domande, sul mondo, l'universo, la vita...tutte, ma proprio tutte!
Ho fatto la valigia e mi sono messa in viaggio alla volta del civico 42, e spero che diventi proprio il condominio che auspicava Clo, (che ringrazio per l'ispirazione)

Vi aspetto al civico 42

2 commenti:

  1. L'idea del Civico 42 mi è subito piaciuta, l'ho trovata stimolante e al tempo stesso leggera, mi sono sentita a mio agio e libera di condividere i miei pensieri tranquillamente. E mentre leggevo il tuo post ho ripensato ai libri di Fred Vargas e agli Evangelisti, un gruppo di ricercatori universitari che, ahimè poveri in canna, si ritrovano a condividre una vecchia casa, unendo le loro forze e la loro esperienza.

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  2. Un'idea meravigliosa!
    Sto aspettando il vostro invito... ^_^

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