Apro il libro e inizio a leggere, mi intriga il titolo, mi chiedo chi sia la ragazza delle arance, mi immagino una storia alla Gaarder, intrisa di filosofia, ben raccontata e invece... sbadiglio, non una ma cento volte... togliendo tutti i deliri narrativi superflui rimane una storia carina ma che sarebbe durata la metà delle pagine...dovrebbero scriverne il Bignami, allora sì...
Buona lettura...
Il mio mondo di libri...
Sono stata a Macondo la prima volta quando avevo 13 anni a fianco del colonello Aureliano Buendia mentre suo padre gli faceva scoprire il ghiaccio, sono stata una serva accanto a Eva Luna, ho vissuto l'uccisione di Santiago Nasar,ho amato ai tempi del colera, eseguito autopsie al fianco di Kay Scarpetta mangiato le madeleine di Proust, ingoiato la punteggiatura con Joyce, amato, odiato, respirato i miei libri, ho vissuto qui e altrove........Non potrei vivere altrimenti senza una storia che mi allieti il sonno, senza l'odore della carta appena stampata, senza la gioia che mi assale quando trovo un libro in cui entrare.........E allo stesso tempo vivo davvero, non fraintendere, ma ho qualcosa in piu nella mia borsa, sul mio comodino, nella mia anima....
Energia nucleare? No grazie! Preferisco il sole
martedì, aprile 08, 2008
La ragazza delle arance - Jostein Gaarder
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Se lo descrivi così non è che venga poi così tanta voglia di leggerlo...adesso vedo cosa pensi di "Chiedi alla polvere".
RispondiEliminaGuarda pure lamagagiò, non scrivo solo dei libri che mi sono piaciuti, scrivo di tutti i libri che hanno accompagnato le mie giornate e spesso anche le notti...senza filtri e senza falsità...
RispondiEliminaEffettivamente il libro non ha entusiasmato nemmeno me. Mi aspettavo, sbagliando, molto di più!
RispondiEliminaciao ciao