Sono accoccolata sul divano avvolta in una coperta calda nell’esatto momento in cui i miei occhi si posano sull’ultima parola di questo romanzo e un brivido mi corre lungo la schiena, non voglio che Zaritè esca dalla mia vita…era piccola, piccola e indifesa…uno scricciolo scuro e fragile quando è stata venduta a Valmorain e adesso è una donna forte che conosce il dolore, la passione, lo strazio della perdita e l’amore maturo…E Valmorain, padrone di piantagioni di zucchero e di tanti, troppi schiavi…del suo ricordo faccio volentieri a meno e se leggete questo libro capirete il perché…E poi Maurice e Rosette uniti da un amore unico … padre Antoine il santo povero tra i poveri…Tante Rose guaritrice sapiente…e Gambo…grande eroe e grande amore….
Tante sono le vite che scorrono nelle pagine di questo romanzo, uno solo il desiderio che mi rimane dopo averlo finito…spero in un seguito…in una nuvola di figli e nipoti che circondi due vecchi liberi, lei, Zaritè dalle mani sapienti e dalle conoscenze indispensabili tramandate dalla vecchia guaritrice che l’ha tirata su e lui con quel sorriso un po’ sghembo sulla faccia segnata da mille cicatrici, uniti da un amore maturo…
Buona lettura!